Sulla «Review»

«In quei momenti mi chiedo com’è possibile che dopo aver passato la totalità della vita adulta a erigere muri abbastanza spessi per tenere fuori il mondo, per non farmene contagiare, dopo aver messo in piedi raffinatissime e complesse strategie di controllo dell’ansia, di minimizzazione della paura, ed esserci riuscito, ecco, com’è possibile che proprio a quel punto abbia deciso che tutte le mie fragilità, tutta la mia vulnerabilità, potessero andarsene in giro per il mondo per conto proprio in forma di bambina di tre anni e mezzo?»

Sulla «Review» del «Foglio» la vita, la morte, gli Strokes, DeLillo e tutto il resto.