In roulotte con Goethe

In roulotte con Goethe

«Chissà per quanto tempo ancora i libri di viaggio saranno l’inevitabile metadone per l’astinenza da viaggio reale imposta dalla paura del contagio. Leggeremo le guide di viaggio come romanzi? Le Routard, con il loro sapore un po’ fricchettone, sostituiranno il Jack Kerouac di Sulla strada? Le Lonely Planet verranno candidate allo Strega e le Guide Rosse del Touring saranno i nostri Meridiani? Chissà. Eppure se c’è stato un desiderio che ha mosso i viaggiatori di ogni tempo è proprio quello del contagio. Certo, un contagio di tutt’altro tipo e assolutamente benefico: quello delle idee, delle immagini, dei paesaggi e delle usanze di luoghi lontani. Quello che spalanca gli orizzonti, non quello che li serra tra le pareti del lockdown. E c’è stato un tempo, un tempo tutt’altro che breve, in cui l’Italia era – anche qui – il focolaio d’Europa di questo benefico contagio».

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