Benvenuti nell’epoca ballardiana

Benvenuti nell’epoca ballardiana

Viviamo in un’epoca compiutamente ballardiana. Tra matrimoni su Zoom e cambiamento climatico, app di tracciamento e navi da crociera in quarantena, i libri di Ballard sono i manuali di istruzioni del nostro presente. Ne scrivo su «Repubblica».

Inizia così: «Benvenuti nell’epoca ballardiana. Pochi autori (e ancor meno autrici) hanno il privilegio di aver generato un aggettivo dal proprio cognome, come “kafkiano” o “orwelliano”. Ecco: James G. Ballard non gode certo della stessa popolarità di Kafka e Orwell, ma “ballardiano” sembra sempre più il termine adatto per definire i nostri anni. Anzi, i nostri mesi dato che le atmosfere e le situazioni immaginate dallo scrittore inglese morto nel 2009 paiono fatte apposta per raccontare il lockdown che abbiamo appena vissuto e le sue conseguenze psicologiche, sociali, politiche».

Continua su «la Repubblica».

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